6 agosto entra in vigore il greenpass
Pubblicato il 5 agosto 2021 • Emergenza
Con il Decreto Legge n. 175 del 23 luglio 2021, si stabilisce che da domani 6 agosto 2021 sarà possibile svolgere alcune attività solo se si è in possesso di:
1 – Certificazione verde COVID-19 (GREEN PASS), che può essere rilasciata dopo la somministrazione della prima dose di vaccino e ha validità dal quindicesimo giorno successivo fino alla data prevista per la somministrazione della seconda dose (nel caso di vaccino a doppia dose). La certificazione verde ha in ogni caso una validità di nove mesi dal completamento del ciclo vaccinale;
2 – la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi);
3 – effettuazione di un test molecolare o antigenico rapido con risultato negativo al virus Sars-CoV-2 (con validità 48 ore).
Questa documentazione sarà richiesta poter svolgere o accedere alle seguenti attività o ambiti:
- Servizi per la ristorazione svolti da qualsiasi esercizio per consumo al tavolo al chiuso;
- Spettacoli aperti al pubblico, eventi e competizioni sportivi;
- Musei, altri istituti e luoghi della cultura e mostre;
- Piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, limitatamente alle attività al chiuso;
- Sagre e fiere, convegni e congressi;
- Centri termali, parchi tematici e di divertimento;
- Centri culturali, centri sociali e ricreativi, limitatamente alle attività al chiuso e con esclusione dei centri educativi per l’infanzia, i centri estivi e le relative attività di ristorazione;
- Attività di sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò;
- Concorsi pubblici.
Green Pass: come riconoscere facilmente quello autentico
Per verificare se una Certificazione verde è autentica bisogna utilizzare l’app gratuita VerificaC19 installata su un dispositivo mobile (non è necessario avere una connessione internet). L’app non memorizza le informazioni personali sul dispositivo del verificatore.
1- Scarica l’app gratuita “VerificaC19”
2 – Apri l’app “VerificaC19”.
3 – Nella schermata iniziale premi il tasto “Avvia scansione”, si attiverà la fotocamera.
4 – Inquadra il codice QR del green pass con la fotocamera del cellulare.
5 – Se il green pass è regolare e in corso di validità, l’app mostrerà la scritta “Certificato valido” e nome, cognome e data di nascita dell’intestatario.
Chi si occupa dei controlli del Green pass?
I controlli per verificare la validità e l’autenticità del green pass saranno effettuati, come stabilito sempre dal decreto, tramite la app “VerificaC19”
L’esercente attraverso l’app dovrà inquadrare il QR code del cliente: se il green pass è valido comparirà una spunta verde, il nome e cognome della persona e la data di nascita. Il controllo verrà completato verificando con il documento di identità.
Questa app sarà quindi in grado di rilevare anche se il green pass non è valido, perché falso, o non ancora attivato, o scaduto, o ancora perché in quel momento non sono ancora passati 15 giorni dalla somministrazione della prima dose di vaccino.
Per chi non è obbligatorio
Il Green pass non è obbligatorio per i bambini sotto i 12 anni, anche se l’età minima per ottenere il Green pass è 2 anni. Dunque, i bambini dai 2 ai 6 anni possono richiedere il Green Pass senza fare il tampone. Dai 6 ai 12 anni, invece, per ottenerlo serve un tampone negativo o la certificazione di avvenuta guarigione. Il Green Pass resta un documento facoltativo fino ai 12 anni e non è obbligatorio per accedere ai luoghi al chiuso. Per gli spostamenti internazionali le regole variano a seconda del Paese. Dai 12 ai 17 anni, invece, se non si ha il Green Pass sarà necessario esibire un tampone negativo per accedere a uno qualsiasi dei locali sopra elencati.
Chi è esente
C’è una categoria di persone che non può mostrare il lasciapassare verde. Ovvero chi, per motivi di salute, pur superando i 12 anni di età, non può ricevere uno dei quattro antidoti attualmente in uso, ovvero Pfizer, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson. Si tratta di persone che potrebbero manifestare pericolose reazioni allergiche in caso di somministrazione del siero. L’anafilassi, effetto collatrale raro ma non impossibile, si può sviluppare a fronte di qualsiasi vaccino, quindi anche nel caso di quelli sviluppati per combattere il coronavirus. Al momento queste persone sono nel limbo, anche se qualche giorno fa il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza ha annunciato che si sta lavorando per trovare una soluzione che consenta loro di poter entrare lo stesso nei locali off limits per chi non avrà il green pass, data la loro situazione Le persone esenti dovrebbero poter contare su una certificazione digitale a loro dedicata (da ottenere, ovviamente, sulla base di una certificazione medica che attesti la loro condizione particolare). Possibile anche che, nell’attesa di uno sviluppo di una tecnologia ad hoc possa essere sufficiente una certificazione firmata dal proprio medico per poter accedere a luoghi, ritrovi ed eventi altrimenti vietati. Questo, però, non potrà funzionare nel lungo periodo, anche per il rischio falsificazione che riguarda maggiormente i documenti scritti. Da qui l’esigenza di un “lasciapassare digitale” per chi non può ottenere il green pass. Molto probabilmente questa documentazione sarà una sorta d’integrazione al green pass che i vaccinati conseguono scaricandolo dal sito web dedicato, dal fascicolo sanitario digitale, dalle app Immuni e Io oppure ricevendolo dai propri medici e farmacisti di fiducia. L’esenzione da green pass, quindi, con tutta probabilità sarà integrata nel sistema green pass stesso, con un ampliamento delle certificazioni che funzionino da lasciapassare valido per chi non può ricevere il vaccino non perché contrario, ma perché impossibilitato.